Piccole pause, per tornare a donare in sicurezza

Quando la donazione deve essere rimandata

In alcuni casi la donazione di sangue e plasma deve essere rimandata. Sono misure di sicurezza che tutelano sia chi dona sia chi riceve. Ecco le situazioni più comuni di sospensione temporanea:

  • Influenza, febbre o infezioni: almeno 2 settimane dalla completa guarigione.
  • Assunzione di antibiotici o farmaci particolari: l’intervallo di sospensione varia in base alla terapia, sarà il medico a stabilirlo.
  • Interventi chirurgici o procedure invasive (ad esempio endoscopie o agopuntura): attesa minima di 4 mesi.
  • Tatuaggi e piercing: comportano un periodo di sospensione di 4 mesi.
  • Viaggi in Paesi a rischio di malattie infettive (come malaria o altre patologie trasmissibili): da 1 a 12 mesi, in base alla destinazione.
  • Vaccinazioni: tempi variabili, da 48 ore a 4 settimane a seconda del tipo di vaccino.
  • Donne: gravidanza, allattamento e il periodo subito dopo il parto prevedono la sospensione temporanea.

Ogni donazione è sempre preceduta da un colloquio medico: sarà il medico a valutare la tua idoneità e indicare i tempi corretti di attesa.

Per avere maggiori informazioni sui viaggi nei paesi a rischio consulta il sito "Il donatore che viaggia" realizzato dal Centro Nazionale Sangue (CNS) e dalla la Società italiana di medicina trasfusionale e immunoematologia (SIMTI).

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